Emisfero creativo, destro o sinistro?

È abbastanza risaputo che l’emisfero sinistro sia dominante rispetto al destro per le abilità di linguaggio nella maggior parte degli individui; mentre il destro è maggiormente implicato nei processi emozionali e nel riconoscere gli stati mentali altrui. Esiste allora un nesso tra cervello e creatività? La risposta potrebbe essere nell’emisfero destro, detto “l’emisfero creativo”. Vediamo perché.

I due emisferi celebrali

Il cervello umano è allo stesso tempo l’organo più importante ed enigmatico. È un organo insostituibile, in quanto atto a governare l’organismo e i comportamenti degli essere umani. È composto da milioni di neuroni che creano una connessione complessa con il cervello e che regolano le funzioni del nostro corpo e della nostra mente, come la temperatura, la pressione sanguigna, la fame, la respirazione e il sonno.

La cosa più straordinaria del cervello è che non si tratta di un organo statico, ma di qualcosa che muta ed evolve grazie agli stimoli e alle esperienze a cui è sottoposto.

La sua parte anteriore è divisa in due emisferi, emisfero destro ed emisfero sinistro, i quali presentano significative differenze funzionali. L’emisfero sinistro è la sede del pensiero, della logica, del ragionamento matematico, della parola e controlla la metà destra del corpo umano (per esempio, la mano destra). L’emisfero destro controlla la metà sinistra (quindi anche la mano sinistra) e da lì scaturiscono l’immaginazione, il linguaggio anagogico, il simbolo e la capacità di cogliere la magia della realtà.

Il cervello non va comunque inteso come diviso in due parti a se stanti: gli emisferi sono strettamente collegati tra loro, caratterizzati da un continuo scambio di informazioni e messi in comunicazione da un grosso fascio di fibre nervose, il corpo calloso, che permette al cervello di integrare le elaborazioni delle varie aree.

L’emisfero creativo

Mentre la funzione di organizzare il linguaggio è un aspetto che riguarda l’emisfero sinistro, l’emisfero destro ha invece la capacità di cogliere nella sua globalità un quadro, una mappa o un insieme di immagini, identificando i rapporti presenti tra gli elementi che li compongono. Possiamo allora affermare che la creatività risieda esclusivamente nell’emisfero destro? Non esattamente.

La creatività, infatti, si deve a una collaborazione efficace ed efficiente tra i due emisferi. Recenti studi hanno dimostrato che nei bambini ad alto potenziale creativo la connettività tra gli emisferi gioca un ruolo fondamentale. Quando risolvono problemi matematici, i “super intelligenti” non presentano l’asimmetria emisferica classica. Durante la risoluzione dei problemi, infatti,  tutti e due gli emisferi di questi bambini risultano attivati, mentre i bambini “normali” presentano un’asimmetria in favore dell’emisfero sinistro..

È quindi preferibile parlare di specializzazione emisferica: il ruolo emisferico del funzionamento mentale sembra esprimere la prevalenza di un emisfero sull’altro in base alla funzione attivata. Tutte quelle teorie a favore di una dominanza funzionale assoluta dell’emisfero sinistro su quello destro, per molto tempo hanno fatto sì che a quest’ultimo venisse attribuito un ruolo funzionale minore e subordinato. Mentre oggi sappiamo che non è cosi.